Nel caso di ampliamento o modifica di un impianto industriale esistente, una voce di costo poco evidente rispetto a quelle di acquisto e installazione è quella legata al tempo di fermo impianto necessario per l’installazione delle nuove attrezzature.
Per questo motivo investire nella realizzazione di un nuovo impianto, o nell’ampliamento/modifica di un impianto esistente, è un’operazione sicuramente complessa. Le decisioni che in questo contesto si devono compiere richiedono il supporto di approfondite analisi di natura sia tecnica che economica. A conti fatti, tutti i benefici derivanti dall’implementazione delle nuove attrezzature, come l’aumento di capacità produttiva o di performance, devono essere messi in rapporto ai costi da sostenere per acquistare, installare e mantenere le attrezzature stesse.
Durante l’installazione e il collaudo, infatti, l’impianto presso il quale viene eseguito l’intervento, o parte di esso, dev’essere arrestato e la produzione interrotta per consentire l’installazione delle macchine e la realizzazione delle interconnessioni con l’impianto esistente. Maggiore è il tempo di fermo impianto, maggiore sarà il costo associato all’intervento. Il costo di cui si parla non implica un reale esborso di denaro da parte dell’impresa che effettua l’investimento, ma diventa tale in quanto associato ad una riduzione dei volumi di vendita. Anche nel caso di realizzazione di un nuovo impianto il tempo di installazione e messa in funzione delle macchine genera un impatto sul costo dell’intervento. Il tempo di cantiere corrisponde infatti ad una fase improduttiva per l’impresa. Maggiore è la durata di questa fase, minori saranno i volumi prodotti e di conseguenza i ricavi che l’impresa è in grado di generare nell’esercizio in questione.
Come ridurre tempi e costi di installazione con impianti skid
Un modo efficace e ormai consolidato per ridurre al minimo i tempi di installazione, collaudo e messa in funzione di un impianto consiste nel ricorso ai moduli industriali collaudati G-SKID di granzotto. Gli impianti skid sono impianti modulari preassemblati e precollaudati, facili da trasportare e veloci da installare presso il sito produttivo di destinazione.
Il termine inglese skid significa “scivolamento” o “slittamento” e si riferisce al movimento a cui viene sottoposto l’impianto modulare per il collocamento nella posizione predefinita per l’installazione. In questo senso, l’impianto “scivola” agevolmente nella sua posizione, sostanzialmente pronto ad entrare in funzione.
La caratteristica che differenzia un impianto skid da un impianto tradizionale è proprio la presenza di una base d’appoggio, o struttura di supporto, sulla quale l’impianto viene montato prima dell’installazione presso il sito produttivo. In questo modo il produttore può assemblare i componenti e collaudare l’impianto skid preventivamente, riducendo ampiamente i tempi di cantiere.
La progettazione di un impianto skid è caratterizzata da sostanziali differenze rispetto alla progettazione di impianti tradizionali. In primo luogo, ogni unità modulare dev’essere progettata per rendere le operazioni di interconnessione con l’impianto principale il più possibile semplici e veloci, tipicamente raggruppando le interconnessioni in un unico punto. In secondo luogo, la base d’appoggio o struttura dell’impianto skid dev’essere progettata per garantire l’integrità strutturale dell’impianto sia nel breve termine, in particolare durante le fasi di trasporto e installazione, sia nel lungo termine, ossia durante le successive fasi di esercizio. In terzo luogo è necessario prevedere un’adeguata architettura hardware del sistema di gestione: risulta infatti essenziale prevedere una modularità anche per quanto riguarda il sistema d’automazione in modo da integrare lo skid nell’impianto completo a installazione ultimata, permettendo al contempo un collaudo completo dell’unità prima dell’installazione.
Perché i moduli industriali collaudati sono rilevanti per qualità e sicurezza
L’affidabilità dell’impianto skid nelle fasi di esercizio è una caratteristica di primaria importanza per Granzotto. In quest’ambito sono rilevanti sia gli aspetti legati alla stabilità e alla sicurezza dell’impianto, ad esempio il mantenimento dell’integrità strutturale tenuto conto delle vibrazioni e delle sollecitazioni esterne, sia gli aspetti legati alla qualità e al rispetto delle normative di settore, ad esempio il rispetto della normativa ATEX in ambienti a rischio di esplosione. Inoltre, si potrebbe erroneamente pensare che la componente strutturale dello skid, in quanto non in contatto con il prodotto lavorato, sia esonerata dalle considerazioni legate alla qualità di processo. In realtà tutti quei settori particolarmente attenti alle condizioni di pulizia ed igiene, come l’agroalimentare e il farmaceutico, richiedono la realizzazione di strutture adatte al contesto e conformi alle normative di riferimento. In particolare, le caratteristiche della struttura devono impedire l’accumulo di sporcizia e residui di prodotto. Esistono diversi modi per raggiungere questo scopo a seconda dei prodotti trattati, ad esempio l’eliminazione degli incavi, la lucidatura delle superfici per ridurne la rugosità superficiale, la saldatura rigorosa di ogni componente strutturale per evitare infiltrazioni.
I moduli industriali G-SKID customizzati di Granzotto: soluzione efficace per il fermo impianto
Granzotto progetta e realizza impianti skid (G-SKID) per svariate applicazioni legate alla gestione di fluidi, come impianti per il recupero del prodotto residuo tramite PIG, impianti CIP per il lavaggio e l’igienizzazione delle attrezzature, impianti di scambio termico, impianti di dosaggio e miscelazione. Il punto di forza di Granzotto risiede nella capacità di realizzare skid customizzati basandosi sulle esigenze del cliente e sulle peculiarità del settore in cui opera, selezionando i materiali e la conformazione strutturale più adatti al contesto. Per concludere, il ricorso ad impianti skid consente di semplificare la gestione del cantiere e di ridurre abbondantemente i tempi, e di conseguenza i costi, legati alle fasi di installazione, collaudo e messa in funzione.
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